venerdì 15 febbraio 2013

Mettendo uno smartphone nel freezer è possibile accedere ai dati sensibili?

[caption id="attachment_1738" align="aligncenter" width="300"]Mettendo uno smartphone nel freezer è possibile accedere ai dati sensibili? Mettendo uno smartphone nel freezer è possibile accedere ai dati sensibili?[/caption]

 

Secondo uno studio condotto dall'University of Erlangen, mettendo uno smartphone Android nel freezer è possibile accedere a dati sensibili come la rubrica, le foto e altro. Il fatto accade grazie alla funzionalità chiamata FROST, ovvero forensic recovery of scrambled telepones, che permette di accedere alla chiave di cifratura dei dati sensibili memorizzata nella RAM. Secondo lo studio, che è riuscita ad ottenere i dati da un Galaxy Nexus, sarebbe necessario lasciare il dispositivo acceso nel freezer con temperatura di -15 gradi, per almeno 1 ora. In questo modo la RAM si volatizzerebbe più lentamente, permettendo così di effettuare il flash del dispositivo recuperando la chiave FDE.
Sebbene si sappia che la RAM non contenga dati sensibili, è stato scoperto che spengendo e riaccendeno velocemente un computer è ancora possibile leggere i dati presenti nella memoria volatile, poichè non sono ancora stati del tutto cancellati. Molti computer cancellano il contenuto della RAM in fase di avvio infatti, e questo procedimento può essere rallentato freezando i chip di memoria, ovvero installandoli su un altro computer più performante o appena acceso.

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