Il gruppo di hacker Anonymous si fa vivo. quest'ultimo attacco è stato contro la Corte Costituzionale. il sito non è stato raggiungibile per diverso tempo. In risposta agli ultimi accaduti del caso Cucchi. Secondo gli hacktivisti l’alta corte “arma il braccio della disuguaglianza, stuprando l’equità sociale e i diritti fondamentali dell’Individuo”.
Ecco cosa cosa hanno pubblicato sul loro blog:
Un assetto di poteri marcio e degenerato continua a produrre nefandezze. Abbiamo voluto dare un chiaro segnale rendendo inaccessibile il sito della Corte Costituzionale: il luogo che esprime i poteri dello Stato e che arma il braccio della disuguaglianza, stuprando l’equità sociale e i diritti fondamentali dell’Individuo.Troppi combattenti per la Libertà sono perseguitati nel corpo e nell’animo da deplorevoli burattini del potere, nemici della vera democrazia e complici della repressione.Troppe vittime di uno Stato assassino, vile e affamatore sono state infangate nel corpo e nella memoria: dai servi in divisa, e da chi si auto-proclama come portatore della legalità, dimostrando di fatto di avere una vocazione all’annientamento della giustizia e all’omertà istituzionale.Dunque invadiamo le infrastrutture informatiche della Corte Costituzionale e urliamo a gran voce tutta la nostra solidarietà ai fratelli Anon perseguitati dalla pseudo-giustizia: la più grande associazione a delinquere è la combriccola al potere che preme affinchè si legiferi d’urgenza per imbavagliare il dissenso.Urliamo anche il nostro sdegno per la sentenza Cucchi: un verdetto indegno, frutto di una guerra che parteggia per lo Stato e i suoi apparati repressori. Stefano è morto di tortura, di omertà, è morto di ferocia, è morto d’oblio: quello che appartiene a chi dimentica e infanga la verità.Le lacrime di Ilaria Cucchi sono anche le nostre. Ci stringiamo a lei e a tutti i familiari delle vittime dello Stato.
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